Cari Confratelli, amici e pellegrini,
e' giunto il momento di porgere a tutti voi i migliori auguri di buon Natale da parte mia e del Capitolo Piemontese della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia.
Il 2021 è stato un anno difficile in cui però non ci siamo mai fermati: diversi turni di ospitalità in Italia ed all'estero completati, centinaia di chilometri percorsi per il raggiungimento della propria Meta o della propria casa (come dopo la V incoronazione della statua della Madonna nera di Oropa lungo i sentieri del Cammino della Gran Madre di ritorno), pellegrinaggi svolti a disposizione di persone con mobilità ridotta insieme e a sostegno degli amici francesi del PACA e tante credenziali consegnate.
Un grazie particolare a tutti coloro i quali si sono impegnati con piccoli o grandi sforzi per raggiungere questi traguardi in un periodo storico particolare.
Quest'anno voglio lasciarvi con le parole di Jacopo Caucci, Priore del Capitolo Toscano e responsabile dell'ospitalità più antica della Confraternita, quella di San Nicolàs de Puente Fitero in Spagna sul Cammino Francese.
Buon Natale e buon 2022!
Bruno Bosia, Priore.
"Sulla rivista CAMMINI potete leggere questo pezzo. Che dire... sono onorato e orgoglioso. Non del sottoscritto ma di ciò che abbiamo costruito. Il plurale è d'obbligo perchè la confraternita è una comunità composta da donne e uomini che da 40 anni sono al servizio del cammino, dei pellegrini e dei viandanti. Tutti abbiamo seguito con dedizione il solco tracciato da mio padre. Con lui feci il primo cammino nel 1984, io un ragazzino che seguiva quell'uomo grande che mi spiegava passo dopo passo cosa vedevamo e quando vedeva che mi stavo annoiando mi raccontava Il Signore degli anelli. Lui e io da soli per giorni e giorni. Poi da solo sono partito tante altre volte vedendo il cammino che cambiava e si trasformava. E poi ancora San Nicolas, il nostro "sogno di pietra" dove accogliamo tutti senza distinzioni, con i nostri riti invariati ma apprezzati da chi condivide il pane e il vino con noi. I miei amati "vecchi" che hanno iniziato tutto questo quando avevamo l'età che ho io adesso, dai quali ho imparato molto e ora che sono diventati nonni, sono bellissimi nel loro abito da confratelli, perchè dietro la sostanza c'è la forma. Perchè per essere ancora qui con la stessa idea di tanti anni fa ci vuole fede, concretezza, dialogo, un pizzico di follia, amicizia e fratellanza. Ultreya confratelli, ultreya pellegrini di ieri, oggi e domani. Saremo sempre in cammino perchè il cammino è per sempre".
Jacopo